BDSM pay: ‘Escortaggio alternativo’ sì o no?

FREE VS Prodomming: eterna lotta di ideali a confronto.

Su più fronti, specie online, ho potuto assistere a vere e proprie battaglie contro il cosiddetto ‘pay’.

Ma sinceramente, cosa vuole dire?
Con cosa si identifica? Quali sono le sue declinazioni?

Volgarmente parlando in Italia, qualsiasi cosa che sia ‘una prestazione sessuale con retribuzione’ è considerata escortaggio, non contemplando nessuna distinzione tra pratiche BDSM e rapporti completi.

Se da un lato ci sono i puristi del genere che osteggiano questa concezione, altri invece la prediligono, poiché è il modo migliore per ricevere quello che si desidera senza dover sottostare alle regole implicite e agli umori altalenanti di un rapporto fatto da due persone senza nessun vincolo di compartecipazione in una sessione.

In molti sognano di vivere in una vera e propria ‘coppia Dom/Sub’, ma l’esperienza insegna che purtroppo l’amore e il BDSM non vanno di pari passo, poiché l’uno non può essere l’altro (e viceversa). Sono fondamentalmente delle relazioni umane basate su due allineamenti completamente diversi, che di solito faticano a coesistere se non in rarissimi casi e per brevi periodi di tempo.

Inevitabilmente infatti, si creano situazioni in cui uno dei due partner in maniera del tutto naturale, modifica il suo ruolo e lo adatta al contesto, modificandolo spesso irrimediabilmente.

Sono connessioni mutabili e sempre in divenire, quindi poco inclini a un BDSM fatto di protocolli e imposizioni prestabilite secondo un ‘contratto di schiavitù’ consensuale.

Verrebbe a mancare dunque il suo ideale originale, che si fonda normalmente su un accordo prestabilito, scritto chiaramente e concordato (in casi estremi anche in sede legale) per tutelare ambo le parti coinvolte.

Il pay oggigiorno sarà sempre un passo avanti al free.

  1. Difficoltà nella ricerca di una Donna che sia disposta a giocare con voi
  2. Diffidenza nell’approfondire un rapporto che avviene a scatola chiusa e tra sconosciuti
  3. Nessuna certezza sugli esiti della strategia messa in atto per conquistare la fiducia di un potenziale partner
  4. Potenziali ricerche fallimentari
  5. Obbligata applicazione e dedizione costante con dispendio di tempo ed energie senza nessuna garanzia di fondo
  6. Rivolgere attenzioni ad una persona che potrebbe non essere interessata al vostro corteggiamento
  7. Eventuali misunderstading tra le parti

Di solito si prediligono contatti meno complicati e più alla mano, ma soprattutto che non espongano a nessun giudizio o stigma sociale.

Questa possibilità si realizza ogni qualvolta ci si apre nei confronti di una persona lontana dal proprio modo di vivere la sessualità alternativa, che obbliga molte volte all’anonimato e all’uso di piattaforme/app di messaggistica che la mantengano.

La probabilità di essere insultati e presi in giro è altissima, e ‘metterci la faccia’ non è mai consigliato, specie se si ricercano relazioni nel web e non nella realtà della propria vita.

A supporto di questo problema infatti, nel tempo sono nati tantissimi ritrovi a tema, chiamati MUNCH o PLAY EVENT, nei quali si ha occasione di scambiare idee/confrontarsi e instaurare una comunicazione efficace tra persone affini.

Anch’essi però come ogni altro luogo frequentato da esseri pensanti e senzienti, non è immune dai soliti meccanismi negativi che affliggono qualsiasi evento in cui vengono concentrate persone diverse, ed  a prescindere porteranno alla solita domanda: il gioco vale la candela?

Quali sono le previsioni per il futuro?

Se si considerano le tendenze moderne di velocità, concretezza e impazienza che fondano il nostro sistema sociale,  il corteggiamento inteso come tale, non è più una soluzione ammissibile come risposta alle proprie esigenze di BDSM free.

Il soldo è diventato il linguaggio più usato nella maggior parte dei rapporti umani, perché equivale fondamentalmente a un contratto, visto come una garanzia per avere tutti i benefit che si desiderano senza incorrere in insulti o plateali rifiuti.

E’ la certezza della realizzazione delle proprie fantasie anche in termini qualitativi: dal momento che una professionista è raro che possa dare servizi scadenti.

La validazione del proprio io e il completo appagamento sensoriale per molti si raggiunge solamente quando vengono toccate determinate corde (quelle giuste), e va da sé che chiunque non può essere in grado di farlo.

Quindi? Preferire una sconosciuta e correre il rischio o affidarsi a un’esperta del settore?

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